Baladin Open Garden e il grande sogno di Teo Musso

Se avete sentito parlare di Baladin Open Garden e non avete capito bene cosa stia macinando la mente vulcanica di Teo Musso (chiamato anche Mr. Baladin), mettetevi pure comodi che vi spiego tutto io.

C’era una volta, in provincia di Cuneo, un piccolo paesino agricolo chiamato Piozzo.

Qui le stagioni accarezzano, da tempo immemore, antichissime e generose vigne che un giorno hanno avuto in sorte di trovarsi fianco a fianco con rigogliosi e verdeggianti luppoleti. Questa terra benedetta ha iniziato a regalare, oltre ai famosissimi e pregiati vini del territorio, un meraviglioso nettare dorato: la birra Baladin.  Tutto ciò non è certo avvenuto per magia o per caso, ma grazie a Teo Musso che tutti conoscono come il papà della birra artigianale in Italia.

Quest’uomo, la cui capigliatura folta e ribelle probabilmente ricalca la forma dai turbini prodotti dalle molteplici idee che frullano vorticosamente nella sua ingegnosa mente, non si è certo limitato a produrre birra, ma con la freschezza e l’entusiasmo di chi crede fermamente nei propri sogni si è lanciato in una grande ed elettrizzante impresa.

Sempre a Piozzo, dove da qualche mese è nato un nuovo, fiammante impianto di produzione, Teo ha ben pensato di sviluppare e realizzare un sogno, ma soprattutto di condividerlo con TUTTI.

Questo sogno si chiama Baladin Open Garden e verrà costruito seguendo una visione futura pensata minuziosamente. Il fatto che questo sogno sia sentito e nato con l’intenzione di essere condiviso ben si sposa con la decisione di dare la possibilità a chiunque lo voglia (appassionati di birra, di natura, di agricoltura, di momenti passati a mangiare e bere bene in compagnia e chi più ne ha più ne metta…) di partecipare attivamente e concretamente alla costruzione, e quindi alla realizzazione, del primo parco della birra italiano.

Il crowdfunding è la metodologia scelta da Baladin per la realizzazione di questo progetto, in modo da preservare il desiderio di rimanere indipendenti unendo la volontà che questo parco della birra sia di tutti, aperto a tutti, in perfetta sintonia con la filosofia volta alla condivisione che caratterizza Open Baladin.

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L’idea che ha ispirato Teo Musso è stata quella di trovare un punto di intersezione e di interazione tra realtà contadina e artigianalità. Un luogo vivo e vivace come punto d’incontro, di confronto, dove scoprire la Birra artigianale ancora mentre è immersa nel contesto agricolo in cui, di fatto, nasce. Il legame con la terra acquista, qui, un ruolo fondamentale tanto che l’antica cascina datata 1600 (già presente in carteggi di epoca napoleonica) avrà un ruolo centrale nel progetto. Il suo antico forno e la piccola macina che da lunghissimo tempo riposano polverosi tra quelle mura ricche di storia, saranno ricostruiti e rimessi in funzione, in modo da accogliere i visitatori con del profumato e fragrante pane fresco prodotto con farine macinate proprio lì. Più strettamente legati alla terra di così non si potrebbe.

Questo parco, inoltre, ha l’intento di diventare una tappa importante e imperdibile nel panorama del turismo made in Italy e, con i suoi 73000 metri quadrati vuole essere un luogo dove far conoscere al turista l’eccellenza italiana, la sostenibilità e l’artigianalità autentica.

Per tutti questi motivi, mercoledì 19 ottobre è partita la campagna di crowdfunding su Indiegogo con la quale il sogno di Teo Musso rivolto al primo Beer Park italiano potrà diventare il sogno di molte altre persone e tradursi in realtà. Una gran bella realtà, permettetemelo!

Va anche precisato che, sognando in grande, si realizzano grandi imprese e anche questa raccolta fondi non poteva essere esattamente identica a tutte le altre raccolte fondi. Baladin, infatti, ha pensato di esprimere la propria gioia e la propria gratitudine nei confronti di chiunque vorrà sostenere questo progetto riservando ai partecipanti un grande “Grazie” sotto forma di corsi di degustazione, bottiglie Magnum, birre in edizioni limitate, incontri con mastri birrai, cene, la possibilità di partecipare alla raccolta del luppolo e altro ancora…

Noi, che qui abbiamo mensilmente una rubrica sulla birra, avremmo mai potuto esimerci dal sognare tutti in coro con Baladin, Teo Musso e tutte le altre persone che parteciperanno a questo progetto? Ovviamente eravamo lì in prima fila e in fermento da subito!

L’apertura del parco è prevista per il 21 giugno 2017, ma il tempo è tiranno come al solito. C’è solo un mese di tempo per raccogliere quei 200.000 dollari che renderanno reale il Baladin Open Garden e il conto alla rovescia è già partito da qualche giorno.

Insomma, se volete che questo sogno diventi anche un po’ vostro  e che si realizzi, ora sapete esattamente cosa fare

Nel frattempo… Cheers!

Francesca

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