Oppale, una birra “belga” in Veneto

In questo mese il nostro Giro d’Italia ci porta in provincia di Treviso per conoscere Oppale, una birra “belga” in Veneto.

Oggi, infatti, vi parlerò di una birra di impostazione belga, ad alta fermentazione e rifermentata in bottiglia.

La Oppale è di colore chiaro, con riflessi ramati, caratterizzata da una schiuma bianca, compatta e sottile.

Come per tutte le birre molto luppolate, il gusto presenta un amaro pronunciato che, in questo caso, si equilibra con forti note di caramello, sentori erbacei ed agrumati.

Gli ingredienti sono: acqua, malto d’orzo, luppolo, zucchero e lievito.

Il volume alcolico della Oppale è del 5,5 %, ed è consigliabile servirla ad una temperatura di 10°/12° dopo averle consentito di ossigenarsi.

All’inizio del post ho nominato la rifermentazione in bottiglia. Si tratta di un’innovazione introdotta all’inizio del sedicesimo secolo da parte di alcuni produttori inglesi, finalizzata ad un miglior mantenimento del prodotto in bottiglia.

La leggenda narra che questo tipo di rifermentazione, come spesso si racconta in ambito enogastronomico (parliamo ad esempio del panettone, del gorgonzola…) sia nata in seguito ad una svista, in questo caso di un religioso appassionato di pesca. Accadde che l’uomo, dopo una giornata passata intento nel suo passatempo preferito in riva ad un corso d’acqua, dimenticò nel prato una bottiglia di birra portata per dissetarsi durante le attese che la pesca impone. Giorni dopo, il sacerdote tornò a pescare in quello stesso luogo e ritrovò la bottiglia di birra. Stappandola notò che era ancora piena e fortemente rinvigorita nella sua frizzantezza.

Il Birrificio artigianale 32 Via dei Birrai, produttore della Oppale, nasce nel 2006 e produce diverse birre, tutte ad alta fermentazione e rifermentate in bottiglia, con una particolare predilezione per le numerose tipologieche si rifanno alla tradizione belga e vanno dalla blanche speziata alla bruna d’Abbazia , passando per le birre fortemente luppolate.

Come dichiara di sé lo stesso Birrificio: ”32 Via dei Birrai rappresenta la perfetta equazione tra gusto e design, tra ricerca e metodo… “ e “… rappresenta un nuovo linguaggio nell’infinito panorama del mondo birraio… Decontestualizza il concetto usuale di birra. Diventa design indossato da una bottiglia.”.

Questo ci fa capire come, dietro a questo brand, ci siano diverse professionalità che spaziano dal mondo della birra a quello del design, comprendendo sfere diverse come l’ingegneria e la comunicazione.

Una curiosità: il Birrificio di cui parliamo oggi, è ubicato in una zona geografica, quella del Valdobbiadene, famosa per il vino ed in particolare per il Prosecco.

Questa è una situazione che abbiamo già conosciuto nella prima tappa di Beer Road , in cui avevo presentato uno dei prodotti di un Birrificio nato nell’Oltrepo’ Pavese.

La tappa veneta si conclude qui, a giugno la nostra “pedalata birraria” ci porterà in Friuli Venezia Giulia.

Andrea

Oppale tappo - 660

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