Madeleine al caffè d’orzo e mandorle

Cosa ne dite di un bel paio di Madeleine al caffè d’orzo e mandorle per quest’ultima giornata di luglio?

So che, generalmente, la voglia di accendere il forno in estate non si trova nemmeno a cercarla, ma io non riesco proprio a non farlo, soprattutto in una stagione tanto particolare come questa in cui a luglio ci sono giornate così novembrine che, se avessi un caminetto, la sera lo accenderei e inviterei gli amici per una bella padellata di castagne.

Le Madeleine, per me, sono dolcetti d’antan che portano con sè il gusto di un’atmosfera romantica e tanti ricordi di tante ore di letteratura francese al liceo. Banale associazione, dirà sicuramente qualcuno, ma per me è proprio così.

Se le Madeleine ricordavano a Proust la zia Léonie e la propria infanzia, a me ricordano la mia professoressa di francese, un vocabolario che pesava come il piombo e il negozio di Parigi in cui, solo l’anno scorso, ho acquistato la teglia per “Madeleinette”.

Rimane il fatto che questi dolcini che, come diceva Proust “…paiono aver avuto come stampo la valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo…”, sono deliziosi,  facilissimi da fare, hanno un’aria delicata e, come per magia, mentre addenterete la prima direte: “Non so, ma questo dolcino mi ricorda…”. Vedrete, sarà inevitabile!

Quale che sia la stagione (con conseguenti temperature polari o sahariane) io vi consiglio, prima o poi, di procurarvi uno stampo adatto e di cedere alla tentazione della Madeleine. Ne rimarrete affascinati.

La mia personale versione di questo dolce passato dalla letteratura alla storia, si ottiene aggiungendo all’impasto classico del caffè d’orzo solubile in polvere e qualche mandorla a scaglie che ne varia leggermente la consistenza.

Ringraziando il Signor Marcel Proust per averci regalato tante meravigliose pagine e per aver fatto venire la voglia, ad intere generazioni di donne, di gustare le Madeleine come se fosse un gesto catartico, non mi resta che lasciarvi alla ricetta.

Au revoir!

Francine

madeleine- orzo-mandorle-c

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[list type=”arrow”]
[li]175 g di farina 00[/li] [li]1 cucchiaio di caffè d’orzo solubile[/li] [li]1 cucchiaino di lievito per dolci[/li] [li]100 g di burro a temperatura ambiente[/li] [li]1 uovo[/li] [li]1 dl di latte[/li] [li]3 cucchiai di mandorle a scaglie[/li] [li]1/2 bacello di vaniglia[/li] [li]125 g di zucchero[/li] [li]1 pizzico di sale[/li] [/list]
[list type=”arrow”] [li]In una ciotola unite la farina al lievito e al caffè d’orzo. Setacciate.[/li] [li]In una ciotola montate l’uovo con lo zucchero e il sale. Unite anche la parte interna della vaniglia (tagliate il bacello longitudinalmente e, con la punta di un coltello, raschiate il contenuto di una metà). Dovete ottenere un composto chiaro e spumoso.[/li] [li]Aggiungete le mandorle alla farina mischiata precedentemente setacciata con il lievito e l’orzo e, un cucchiaio alla volta, amalgamate facendo molta attenzione a non  formare grumi.[/li] [li]Aggiungete ora il burro a temperatura ambiente. Mescolate delicatamente.[/li] [li]E’ ora la volta del latte, che andrà aggiunto poco alla volta.[/li] [li]Quando l’impasto sarà pronto, riempite le “conchiglie” dello stampo e infornate a 180° per 15 minuti.[/li] [li]Per controllare la cottura farà fede la “prova stecchino”.[/li] [/list]
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fiori-madeleine

 

E voi, dove mi posizionano queste Madeleines nel quadrato semiotico degli amanti dei dolci?

Commissionato da Cameo Muu Muu, eccovi uno specchietto divertente per capire da che parte stanno veramente i golosi!

Buon divertimento!quadrato_semiotico_amanti_dolci_alta ris

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