La frutta brinata ha in sé qualcosa di estremamente poetico.
E’ delicata, ha un aspetto fragile, ed è dolce e semplice in maniera elegante.
Questi grappoli velati di zucchero croccante vogliono dire qualcosa in più che un semplice dessert. La frutta brinata è per me un piccolo viaggio nel tempo, in una cucina in stile provenzale, con persone allegre e indaffarate che lavorano intorno ad un tavolo dal piano in candido marmo, e un bel glicine assopito che resiste all’inverno fuori dalla finestra.
Proprio come nelle illustrazioni dei miei libri di favole, la scena è contornata dal buio di una sera dicembrina, ma risplende di una luce calda e dorata proveniente da un ambiente gioioso.
Questa ricetta mi è stata svelata da Chiara. Compagna di classe al liceo prima, di avventure inenarrabili poi, di viaggi di fantasia e di esperimenti culinari strampalati e divertentissimi (come dimenticare la leggendaria Torta Cucciolona…), con Chiara ho condiviso moltissimo, compreso qualche ettolitro di tisana fruttata.
La frutta brinata fu una delle protagoniste di una cena di San Silvestro (nell’ormai lontanissimo 2004…) e fu subito amore, tanto da portarmi a dedicargli un post ben 11 anni dopo.
Questo semplicissimo dessert, legato ad un ricordo particolarmente luminoso, è l’ennesima riprova del fatto che certe preparazioni hanno un gusto speciale proprio perché sono legate a persone e a momenti speciali.
Preparatela per qualcuno che vi sta a cuore. Vedrete che non se lo scorderà più.
Ingredienti per 4 persone:
1 grappolo di una bianca
1 grappolo di uva nera
qualche grappolo di ribes
2 dl di acqua
100 g di zucchero
1 tazza di zucchero bianco semolato
Procedimento:
Portate a bollore l’acqua, sciogliendovi all’interno i 100 g di zucchero.
Formate uno sciroppo e fate raffreddare perfettamente.
Sciacquate la frutta sotto un getto di acqua fresca.
Intingete i grappoli nello zucchero semolato.
Lasciate che lo zucchero si asciughi e, insieme allo sciroppo, crei una dolce crosticina intorno agli acini.
In questo modo la frutta apparirà cosparsa di brina, e il suo aspetto diverrà fiabesco.
NB. Uva e ribes non sono certo frutti di tipici di questa stagione, ma sono particolarmente adatti al tipo di preparazione. In più va considerato il fatto che il ribes ghiacciato in estate o l’uva brinata a settembre non sortirebbero lo stesso effetto.
Testo: Francesca Riva
Photo: Giovanna Hoang
Realizzazione della ricetta e food styling: Francesca Riva e Giovanna Hoang