Crostata di Natale

La Crostata di Natale è una semplice crostata, a dire la verità, ma diventa anche una sorta di bigliettino d’auguri.

Auguri sinceri che vengono dal cuore, nella speranza che il Natale sia sereno, gioioso e trascorso tra attimi di dolcezza e armonia.

Le mattine che precedono il giorno di Natale hanno una carica magica destinata ad aumentare piano piano, fino ad esplodere letteralmente al risveglio, il 25. Non so da voi, ma qui la colazione di Natale non esiste quasi. Si beve giusto una litrata di tè per partire (…io. Gli altri solitamente sorseggiano un caffè), ma poi si viene subito travolti da un turbine di quei piccoli e numerosi gesti che scandiscono il giorno di festa per eccellenza.

Ecco perchè io faccio in modo che sia la colazione della Vigilia il vero inizio della festa. Il 24 dicembre è un “sabato del dì di festa” portato all’ennesima potenza, e me lo voglio godere tutto. Sempre.

Oltre che alla descrizione della ricetta, vi lasciamo un piccolo estratto da “Canto di Natale” di Charles Dickens, perfetto per augurarvi un Natale meraviglioso davvero.

“Lieto Natale, Bob” disse Scrooge con una serietà tale che non poteva essere fraintesa, battendo amichevolmente una mano sulla schiena del commesso. “Lieto Natale, caro ragazzo, più lieto di quello che le ho augurato da tanti anni. Mi riprometto di aiutare la sua numerosa famiglia. Discuteremo di questo con comodo nel pomeriggio, davanti a una tazza di ponce natalizio e fumante. Ravvivi il fuoco e vada a comperare un altro secchio per il carbone prima di aver messo un altro puntino su una i, Bob Cratchit.”

Scrooge mantenne la sua parola. Fece quanto aveva detto, e ancora di più. E per Tiny Tim fu un secondo padre. Diventò il migliore degli amici, il migliore dei padroni, il migliore degli uomini della vecchia città, di ogni altra vecchia città, paese o borgo del buon vecchio mondo. Qualcuno rise di questo mutamento, ma egli lo lasciò ridere e non ci fece caso, perchè era abbastanza saggio da sapere che nulla di buono succede su questa terra, senza che qualcuno, sulle prime, si prenda il gusto di riderne. E, sapendo che tali persone sono sempre cieche, pensò che, in fin dei conti, era un bene che esse strizzassero gli occhi ghignando e non esprimessero invece i loro sentimenti in qualche altra forma meno piacevole. Del resto anche il suo cuore era tutto un sorriso e ciò era per lui più che sufficiente. Non ebbe più nulla a che fare con gli spiriti, ma visse sempre secondo i dettami della temperanza integrale, e sempre si disse di lui che sapeva festeggiare degnamente il Natale, semmai creatura vivente può attribuirsi questo vanto. Che altrettanto possa dirsi di noi, di tutti noi. E così, come augurò Tiny Tim, il Signore ci benedica tutti quanti.”

Ingredienti:

100 g di confettura di fragole (o lamponi, o ribes. Io ne scelgo sempre una rossa per questa occasione)

2 cucchiaini da caffè di rum

Per la frolla:

250 g di farina 00

140 g di burro morbido (a temperatura ambiente)

80 g di zucchero a velo

1 uovo a temperatura ambiente

3 g di sale fine

1 baccello di vaniglia

la buccia grattugiata di un mandarino bio

Procedimento:

Per la frolla:

Con la punta di un coltellino tagliate il baccello seguendo la lunghezza, poi raschiatene il contenuto.

In una ciotola lavorate il burro morbido unito al contenuto del baccello di vaniglia, lavorando con una frusta.

Sciogliete il sale nell’uovo, poi aggiungete il composto al burro.

Unite la farina allo zucchero a velo, poi setacciate.

Aggiungete, poco alla volta, le polveri al composto di burro e uova, poi versate anche la buccia di mandarino.

Lavorate fino ad ottenere un impasto omogeneo a cui darete la forma di un panetto.

Avvolgete il panetto con della pellicola per alimenti e lasciatelo riposare in frigorifero per 12 ore.

Trascorso questo tempo, togliete la frolla dal frigorifero e lasciatela ammorbidire per una decina di minuti.

Infarinate leggermente un piano di lavoro e stendete la frolla, tenendo uno spessore di circa mezzo centimetro.

Dividete l’impasto in modo da foderare una teglia con quello che diventerà il fondo della crostata.

Bucherellate la frolla con i rebbi di una forchetta. In questo modo non rischierete che si formino delle “bolle” di frolla durante la cottura.

Mescolate il rum alla confettura, poi distribuitene uno strato, non troppo generoso, sulla frolla.

Con delle formine per biscotti a forma di lettera, ricavate dal resto della frolla tutte le letterine che vi servono per costellare di auguri la superficie della crostata. Noi abbiamo optato per il classicissimo “MerryXmas”, ma potete scrivere quello che volete, ovviamente. Ci vorrà sicuramente tanta pazienza, ma vi assicuro che non sarà un lavoro difficile.

Sistemate le scritte sulla superficie della confettura, poi mettete la teglia in frigorifero per almeno 30 minuti.

Trascorso questo tempo cuocete la crostata in forno statico già caldo a 170° per circa 35 minuti. La frolla deve risultare leggermente colorata, ma non esagerate o la confettura bollirà letteralmente, coprendo parzialmente le scritte.

Una volta pronta, togliete la crostata dal forno e lasciatela raffreddare a temperatura ambiente.

Testo: Francesca Riva

Photo: Giovanna Hoang

Realizzazione della ricetta e food styling: Francesca Riva e Giovanna Hoang

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